Tag: Parco Oglio Sud

Animali dell'acqua

Un metodo divertente ma rigoroso per conoscere i piccoli animali dell'acqua,

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Api e miele

Le api come non le avete mai viste: da molto vicino!

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Api e miele

Le api come non le avete mai viste: da molto vicino!

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A Le Bine con microscopi e bussole

Un approccio al mondo naturale e rurale in maniera divertente con molta attenzione al rigore scientifico, alle relazioni ed alla sostenibilità.

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Animali dell'acqua

Un metodo divertente ma rigoroso per conoscere i piccoli animali dell'acqua,

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Animali dell'acqua

Un metodo divertente ma rigoroso per conoscere i piccoli animali dell'acqua

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Gli animali del suolo

Ma cosa abbiamo sotto i piedi? Un sacco di animali che conosceremo usando microscopi e lenti d'ingrandimento

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Alfabeto de Le Bine

Una passeggiata che unisce natura e uso dell'italiano e delle "parole difficili"

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Il folletto binetto

Una visita nella Riserva si può trasformare in un’ottima occasione per scoprire il mondo naturale con un approccio legato al mondo delle favole.

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Flora e vegetazione

La flora e la vegetazione di Le Bine sono state oggetto di studio e monitoraggio fin dal 1984, attraverso censimenti floristici, secondo l’inquadramento sistematico del Pignatti (1982) e l’utilizzo del metodo fitosociologico per il rilievo della vegetazione (Braun-Blanquet, 1979). Il monitoraggio delle dinamiche evolutive è stato anche assicurato dalla definizione di 23 quadrati permanenti (aree di superficie nota dove periodicamente vengono svolti rilievi, molto utili per valutare l’evoluzione della vegetazione negli anni), di superficie compresa tra 25 e 1.100 mq distribuiti nella Riserva. I quadrati permanenti sono stati rilevati 1-2 volte per anno, sempre nello stesso periodo (a maggio e ad agosto-settembre) per evitare sfasamenti fenologici che possano determinare differenze significative. Nella Riserva sono ad oggi state censite 329 specie di piante vascolari; nel 1999 e 2000 sono state rilevate 291 specie, di cui 31 rinvenute per la prima volta, mentre non sono state rilevate 70 specie di quelle censite nelle ricerche precedenti. Si stima che circa il 60% di queste sia da attribuire a difetti di ricerche, mentre il restante 40% potrebbe non essere più presente a Le Bine.

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I ragazzi che piantavano gli alberi

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[***]

I ragazzi della 1° B della Fondazione Minoprio impeganti nella forestazione della Riserva naturale e fattoria didattica Le Bine nel Parco Oglio Sud, tra le province di Cremona e Mantova. Il video è stato realizzato grazie ad un contributo del Parco Oglio Sud ed è giunto al 2° posto nel concorso regionale “Nei parchi per un anno – Dall’EXPO al PO”, del 2014.
Obiettivo del concorso di quest'anno era quello di arricchire i percorsi delle aree protette con contenuti inediti, che potranno essere utilizzati per un prodotto multimediale di presentazione del Sistema Parchi lombardo per chi visiterà le aree protette durante EXPO 2015.
All’evento sono state invitate le 11 classi vincitrici, selezionate da una apposita giuria, che hanno aderito alla 17° edizione del Programma Didattico Sistema Parchi visitando un’area protetta regionale e raccontandola con degli elaborati.

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La montagna girotondo ed il prato delle merende

Esplorazione, avventura e favole. Faremo delle passeggiate nel bosco, scopriremo i piccoli abitanti

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La montagna girotondo ed il prato delle merende

Esplorazione, avventura e favole. Faremo delle passeggiate nel bosco, scopriremo     

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Studi e ricerche su anfibi e rettili

– Agapito Ludovici A., 1982 – Osservazioni naturalistiche all’Oasi WWF di Le Bine (CRMN). La Rana di Lataste (Rana latastei). Quad.1/82. WWF Lombardia Milano. 1-3.
– Agapito Ludovici A., 1987 – Anfibi e rettili. In: Agapito Ludovici A., Marchetti F., Seghetti C., 1987: Le Bine. Studi e ricerche (1980-86) – Quad.4/87. WWF Lombardia Milano: 1-128.
– Agapito Ludovici A., Colli M., 2000 – Status della popolazione di Rana latastei nella Riserva naturale Le Bine (CR-MN). In: Atti I Congresso nazionale Società Herpetologica Italiana (Torino, 1996). Museo regionale di Scienze Naturali, Torino: 721-725.
– Cecere F., Ghidoni M., Perlini S., 2001  Azioni del Parco Oglio Sud per la conservazione della rana di Lataste Rana latastei. Atti 3° Congresso nazionale S.H.I. (Pavia, 2000), Pianura, 13: 189-191.
– Ferri V., 1990 – Relazione sullo status degli anfibi nella Riserva naturale Le Bine: 1-29 (ined.).
– Ferri V., Agapito Ludovici A., Schiavo R.M., 1992  Problematiche di gestione delle popolazioni di Rana latastei delle riserve naturali lombarde di Monticchie e Le Bine. Quad. Civ. Staz. Idrobiol., 19. Milano: 131- 139.

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Biodiversità  fra aria terra e acqua

Alla scoperta della biodiversità attorno a noi

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Sono un asino

Vi presentiamo la possibilità di vivere un’ esperienza diretta con gli asini.

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Qualità  biologica del suolo

Ma cosa abbbiamo sotto i piedi? Cosa calpestiamo andando nel bosco? Lo scopriremo insieme!

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Ma cosa abbiamo sotto i piedi? Cosa calpestiamo camminando in un bosco? Lo scopriremo insieme!

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Api

Le api come non le avete mai viste: da molto vicino!

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Attività per scuole superiori ed università 

Ospitiamo tirocini per l'alternanza scuola/lavoro e attività specifiche

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Per non perdersi nel bosco

Scoprire il mondo naturale imparando a leggere una carta topografica e ad usare una bussola.

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Il bosco delle rane rosse

Alla scoperta della biodiversità. Faremo uscite nelle ore più disparate (anche di notte)....

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Adozione del bosco

Il bosco sta diventando solamente un ricordo dei racconti, delle fiabe e delle leggende dei nostri nonni.

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Il taccuino dell'avventura

Quante tracce riuscite a trovare nel prato? E quanti canti....

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Folletto binetto

Una visita a Le Bine si può trasformare in un’ottima occasione per scoprire il mondo naturale con un approccio legato al mondo delle favole.

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Uccelli

Premessa Sono note oltre 9.600 specie (Sibley e Monroe, 1990) che hanno colonizzato praticamente tutti gli ambienti terrestri e costieri del pianeta. È uno dei gruppi di vertebrati maggiormente studiati soprattutto in Europa e attualmente è possibile avere delle attendibili check-list nazionali con indicazioni degli andamenti delle popolazioni specifiche. Inoltre l’analisi della comunità ornitica può dare delle buone indicazioni sullo stato di conservazione e sulla gestione di un’area. In Italia sono presenti 500 specie, comprese 33 introdotte, 33 accidentali e 39 esotiche importate (Brichetti e Massa, 1999) alcune delle quali sedentarie, mentre molte altre sono presenti per periodi limitati (riproduzione, svernamento, migrazione, estivazione, presenza accidentale). A Le Bine gli studi sono cominciati negli anni ’70 con soli censimenti qualitativi per poi essere integrati da altre metodologie che hanno permesso la definizione di un quadro abbastanza preciso dell’evoluzione della comunità. Dal 1999 è stata avviato un progetto di monitoraggio, ancora in corso, mirato alla comunità dei nidificanti. Dal 2007 al 2013 si è aggiunto uno studio basato sull'inanellamento. In inverno Le Bine viene censita grazie allo specifico progetto sul censimento degli uccelli svernanti coordinato dal Parco Oglio Sud.

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Mammiferi

La classe dei Mammiferi comprende in Italia 102 specie (escluse le marine) (Amori et al., 1993). È il gruppo che comprende gli animali di taglia maggiore e spesso difficili da osservare. È una classe molto eterogenea per dimensioni, alimentazione e ambienti frequentati. Per quanto riguarda i mammiferi, risulta ben indagata la comunità dei terrestri, mentre ulteriori indagini sarebbero utili per conoscere più approfonditamente i pipistrelli. La Riserva naturale Le Bine è stata oggetto, fin dalla sua istituzione, di diversi studi riguardanti in particolare la comunità dei micromammiferi (i piccoli roditori e i toporagni) e la raccolta di dati è proseguita fino ad oggi, seppure in modo non continuo, coprendo un arco di molti anni.

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Relazioni annuali

Qui ci sono le relazioni annuali de Le Bine scritte dal WWF e dall'Azienda Cecere e consegnate al Parco Oglio Sud.

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Ringraziamenti

La maggior parte dei testi utilizzati in questo sito sono tratti dal volume "La Conservazione di una zona umida - la riserva naturale Le Bine, trent'anni di gestione (1972-2002)" a cura di Andrea Agapito Ludovici e Francesco Cecere. Edito dal Parco Oglio Sud in collaborazione con il WWF e con il contributo dell'Amministrazione provinciale di Mantova. Per riceverne una copia contattare Francesco Cecere, tramite l'apposito form di contatto.
Sono state inoltre utilizzate le schede e il materiale per la didattica e gli studi realizzati dopo la pubblicazione del volume.

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Educazione ambientale negli anni

Le attività di educazione ambientale a Le Bine sono state promosse inizialmente dal WWF che le ha gestite direttamente per quasi trent'anni. A partire dal 2003 queste sono promosse e gestite dall'azienda agricola Cecere con l'agriturismo Le Bine, in collaborazione con il WWF. Con il Parco Oglio Sud collobariamo nella progettazione e gestione di corsi di formazione per docenti e per incontri di presentaizone libri e seinsbilizzazione/informazione su temi a carattare naturalistico.

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Materiali da scaricare

In questa sezione sono presenti è possibile scaricare materiale sulle attività di educazione ambientale a Le Bine.

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Agricoltura

L’area di rispetto della Riserva è quasi interamente occupata da colture arboree, da un frutteto e da un piccolo orto.

Il passaggio da un’azienda con più colture (seminativi, vigneto, pioppeto) ad una conduzione pressoché monospecifica con impianti a pioppo è avvenuta negli anni ’50. 
Fino al 2000 la gestione del pioppeto si è svolta con un impostazione tradizionale: nessuna rotazione fra i turni di coltivazione (circa decennali), ampio ricorso alle lavorazioni meccaniche del terreno (che determinano la frantumazione e il rimescolamento del primo strato di suolo) e trattamenti a calendario per contrastare alcuni insetti (in particolare Saperda carcharias, un coleottero che negli stadi larvali si sviluppa in gallerie scavate nel tronco dei pioppi). In uno studio commissionato dal WWF redatto nei primi anni ’90, si erano ipotizzati alcuni interventi (inseriti poi nel primo piano di gestione della Riserva) per ridurre l’impatto ambientale della pioppicoltura, rimasti però sostanzialmente lettera morta, a causa dei non ancora definiti rapporti con la proprietà su queste problematiche. 
Nel 2000, grazie alla disponibilità dell’azienda agricola proprietaria dell’area e con la promozione del Progetto Agricoltura del Parco Oglio Sud, è stato possibile adottare alcune delle misure previste e attuarne di nuove. In particolare, è stata posta molta attenzione all’uso di prodotti di sintesi per la pioppicoltura ed alle lavorazioni meccaniche dei terreni. Rispetto all’insetticida normalmente usato (un organofosforico a base di clorpirofos metile e di cipermetrina) per contrastare la presenza di Saperda carcharias, nei primi anni di vita delle piante, si è adottato un metodo di distribuzione che prevede una drastica riduzione delle quantità distribuite e una trascurabile dispersione nell’ambiente (dall’uso di circa 1 litro di prodotto per 400 piante si è passati ad un litro per oltre 10.000 piante). 
Rispetto alle lavorazioni meccaniche invece si è stabilito di effettuare due lavorazioni/anno nel pioppeto più giovane ed una sola in quelli più maturi. Sempre per minimizzare l’impatto delle lavorazioni meccaniche si è previsto di effettuare le medesime operazioni a fasce alterne lavorate a distanza di 15 giorni.

Tutto questo fino al 2008 quando è stato tagliato l'ultimo lotto di pioppeto estensivo. Da allora le uniche coltivazioni a Le Bine sono state quelle arboree ad eccezione di un frutteto di circa 5.000 mq messo a dimora nel 2010 e di un orto di circa 5.000 mq. Entrambi utilizzati per le necessità dell'agriturismo e per i quali è stato avviato l'iter per il riconoscimento come colture biologiche. Per l'orto il processo di certificazione è stato completato nel 2012 per il frutteto lo è diventato nel luglio del 2013.

Il frutteto è stato realizzato con vecchie cultivar (varietà) locali o meglio tipiche della pianura.

Negli inverni 2011-'12 e 2012-'13 sono stati realizzati altri rimboschimenti in buona parte con i fondi del Piano Sviluppo Rurale, in misura minore con un contributo della COOP Italia al WWF che contribuiranno ad aumentare la parte forestata della riserva.

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