Odonati

Gli Odonati o Libellule sono insetti emimetaboli, ovvero hanno una metamorfosi incompleta, mancando lo stadio di crisalide. Le larve si sviluppano in ambiente acquatico e hanno il labbro inferiore notevolmente modificato in un efficiente organo, detto maschera, per la cattura delle prede, costituite da invertebrati e piccoli pesci. Gli adulti sono ottimi volatori e si nutrono prevalentemente di insetti; hanno capo e occhi di grandi dimensioni, l’addome è allungato e generalmente cilindrico, le ali robuste e ben sviluppate sono ialine.
Il nome Odonati deriva dalla caratteristica dentatura delle mandibole.

Materiali e metodi
Sono stati realizzati campionamenti con retini entomologici per la cattura degli esemplari adulti e con retini da benthos per la cattura delle larve.
Una prima ricerca è stata effettuata da Carlo Seghetti  tra il 1990 ed il 1992. Massimo Salvarani e Maria Elena Ferrari hanno condotto indagini sulle libellule a Le Bine negli anni 2002-'03, 2009-'10 e 2011-'12.  Fausto Leandri ha condotto un'indagine nel 2017 ed effettuato altri sopralluoghi negli anni precedenti.

Risultati
Sono state rilevate 28 specie, pari al 47,7% delle specie potenzialmente osservabili (n° 60) nella bassa pianura lombarda. La maggior parte di queste è legata agli ambienti lentici (di acque ferme) della Riserva. Solo Calopteryx splendens caprai, Ophiogomphus cecilia, Platycnemis pennipes, Stylurus flavipes e Onychogomphus forcipatus unguiculatus si sviluppano in acque correnti.
La maggior parte delle specie segnalate per la Riserva, 63,5% (18 specie) ha una distribuzione eurasiatica, seguono con il 21,5% (6 specie) quelle a distribuzione mediterranea mentre gli elementi etiopici e quelli a distribuzione ponto-sarmantica (ossia propria di quelle specie che hanno rispettivamente il centro della loro presenza in Africa le prime e nell’area che comprende parte dei Balcani e delle zone del Mar Nero e del Mar Caspio le seconde) sono rappresentati in maniera uguale con il 7,1%, pari a 2 specie. Da segnalare la presenza di Stylurus flavipes e Ophiogomphus cecilia, due specie di interesse comunitario.

L'indagine condotta da Leandri nel 2017 ha permesso di appurare che il numero di specie di Odonati censiti nelle zone umide della RN Le Bine risulta in forte calo rispetto a quanto rilevato circa 15 anni fa, anni 2002-2003, periodo in cui venne registrato il maggior numero di specie nel sito. Già nel 2012 (Ferrari & Salvarani, 2013) si rilevava un sostanziale calo nella ricchezza specifica della odonatofauna locale, rispetto alle precedenti campagne di indagine, in particolare veniva individuato un drastico calo delle specie legate alle acque lentiche a fronte di una sostanziale stabilità delle specie legate alle acque lotiche. Per quanto sia importante effettuare ulteriori ricerche, anche lla luce degli interventi effettuati fra il 2019 ed il 2020, si conferma la presenza delle specie legate alle acque correnti, tra cui rientrano specie di interesse conservazionistico, alla stessa maniera si conferma la presenza di alcune specie plastiche legate alle acque ferme osservate con continuità negli anni nella Riserva, ma si delinea un quadro di semplificazione faunistica, in cui mancano numerose specie precedentemente osservate:

Testo tratto da ricerche svolte da Maria Elena Ferrari, Fausto Leandri, Massimo Salvarani e Carlo Seghetti.

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