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In Italia sono presenti 37 specie di anfibi e 58 di rettili, costituendo un piccolo gruppo poco conosciuto al grande pubblico cui anzi spesso suscita paura e diffidenza. Tra questi vi è la rana di Lataste, specie endemica della pianura padano-veneta, segnalata dall’Unione Europea come specie da tutelare mediante azioni specifiche, e scelta anche come simbolo della Riserva dato il carattere emblematico e peculiare che riveste ai fini conservazionistici. La presenza di una abbondante popolazione di questo anfibio era stata messa in luce negli anni ’70 prima da una pubblicazione del WWF Lombardia (Agapito Ludovici, 1982) e successivamente da un volume edito in Gran Bretagna sullo stato degli anfibi e rettili in Europa (Corbett, 1989).
Materiali e metodi
Gli anfibi e rettili sono stati oggetto di diverse indagini specifiche soprattutto in relazione alla rana di Lataste Rana latastei. Sono state utilizzate diverse metodologie di ricerca tra cui l’ascolto del canto per alcuni anfibi e i censimenti a vista.
Risultati
A Le Bine sono state determinate 7 specie di anfibi e 8 di rettili. Di queste specie la più significativa è sicuramente la rana di Lataste. Vi sono poi il colubro liscio Coronella austriaca e la biscia tassellata Natrix tessellata che sono stati osservati una sola volta. Infine due specie sono recentemente arrivate per “strade” diverse a Le Bine: la vipera Vipera aspis nel 1997 e la testuggine dalle orecchie rosse Thrachemys scripta elegans nel 1999. La vipera, specie autoctona, si sta progressivamente diffondendo nel territorio padano. La testuggine, originaria del Nord-America è stata rilasciata da chi, dopo averla comprata, se ne è maldestramente disfatto.
Testo tratto da ricerche svolte da Andrea Agapito Ludovici,Marco Colli, Vincenzo Ferri.
Ed eco invece un testo più recente (2010) con altre considerazioni su questi due gruppi di animali:
A Le Bine sono state segnalate 7 specie di anfibi e 8 di rettili. Per il primo gruppo si sottolinea l’arrivo del rospo smeraldino (Bufo
viridis), segnalato per la prima volta nel 2002 e i sempre più rari rinvenimenti dei due tritoni (Triturus carnifex e Lissotriton vulgaris). Dal 1983 vengono svolti monitoraggi sulla popolazione di Rana di Lataste (Rana latastei), specie rara, inserita negli allegati della Dir. Habitat. Tra il 1988 e il 1991 si è registrata una preoccupante flessione, dopodiché la popolazione è ritornata a valori paragonabili a quelli della prima metà degli anni ’80. Dal 1995 sono iniziati monitoraggi anche al canto, che permettono di seguire con una certa attendibilità gli andamenti della popolazione. Per i rettili non è stata più confermata la presenza di Colubro liscio (Coronella austriaca) osservata solo una
volta nel 1979. Per gli altri ofidi, biscia dal collare (Natrix natrix) e biacco(Hierophis viridiflavus) risultano comuni per i loro rispettivi habitat, mentre più rari sono biscia tessellata (Natrix tessellata ) e vipera (Vipera aspis), quest’ultima osservata per la prima volta nel 1997. Dal 1999 si è insediata una popolazione di testuggine dalle orecchie rosse (Trachemys scripta), probabilmente a causa di infelici rilasci da parte della popolazione locale.